Paese: Regno Unito

Corte: Tribunale per l’Immigrazione Asilo / Corte d’Appello per l’Immigrazione

Data:23/11/2009

Tipo di sfruttamento: Sfruttamento sessuale

 

Questo è un caso relativo a una cittadina Nigeriana vittima di tratta che arrivò in Gran Bretagna nel gennaio 2015 convinta da un uomo che avrebbe vissuto bene. Una volta in Gran Bretagna capì che il vero scopo dell’adescatore era la prostituzione. La donna è’ stata arrestata nel marzo 2005 dove è emerso il suo status di clandestina. Ha spiegato la sua situazione alla polizia procedendo alla richiesta di asilo. Nell’aprile 2005 la richiesta d’asilo fu rifiutata dal segretario di Stato  del Dipartimento Interno. Nell’ottobre del 2005 l’appello del richiedente fu  concesso sia per motivi di  asilo che di diritti umani. Nel 2007 il ricorso è stato respinto sia in materia di asilo, sia di diritti umani sia per motivi di  protezione umanitaria. La donna si appellò alla Corte d’appello per un ulteriore esame. Il caso fu ascoltato dalla corte d’ Appello in ordine alle critiche sollevate in merito a quale fosse la  situazione in Nigeria, e se l’appellante fosse stata trafficata da una singola persona o da un gruppo.

La Corte ha esaminato quanto detto dalla ricorrente che ha affermato che il suo agente era effettivamente membro di un organizzazione in Nigeria, e che il suo ritorno in patria la poneva in uno stato di rischio nei confronti dell’organizzazione.

Nel febbraio 2011, la Corte d’Appello, sezione civile, affermò che l’onere della prova relativamente al fatto che una persona sia stata trafficata da un organizzazione rispetto ad un singolo trafficante non è del ricorrente che sta agendo per chiedere protezione. Il tribunale per l’Asilo e Immigrazione aveva omesso di prendere in considerazione le prove del ricorrente, che ha suggerito che il trafficante non aveva lavorato da solo.

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