La Stampa

«Sono vivo. Tecnicamente». Alla fine di un viaggio durato più di due anni, dopo aver rischiato prima di
ammalarsi di ebola in Guinea e poi di morire disidratato nel deserto algerino, Biko, sbarcato in Sicilia, si era
definito così: vivo, tecnicamente. Diciassette anni e nome d’invenzione, Biko è solo uno dei migliaia di
minori non accompagnati che arrivano sulle coste italiane. Da gennaio a luglio l’Unhcr ne ha contati 11.400,
sul totale degli oltre 83 mila arrivi: praticamente un migrante su otto di quelli soccorsi è uno straniero che è
partito solo, senza famiglia e senza aver compiuto 18 anni.
Ma l’epopea per Biko, non è finita. Adesso rischia di diventare un «ragazzo fantasma». Uno dei tanti
minorenni che, una volta arrivati in Italia, si rendono irreperibili. In totale sono 31.653 i minori stranieri
ancora da rintracciare nel territorio italiano. Nell’ultimo anno sono 9754 in più rispetto al 2016, in aumento
del 44,5%, secondo la relazione presentata dal commissario straordinario del governo Vittorio Piscitelli. Di
questi irreperibili 8372 si sono allontanati dai centri di accoglienza. Leggi…

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