Che cos’è la tratta di esseri umani

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La tratta di esseri umani (in inglese trafficking in human beings) è stata internazionalmente definita nel 2000 da uno dei tre Protocolli addizionali alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine transnazionale organizzato, il cosiddetto Protocollo addizionale sulla Tratta.

L’articolo 3 del Protocollo definisce la tratta come segue:

(a) La “tratta di persone” indica il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’ospitare o l’accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità, dando oppure ricevendo somme di denaro o benefici al fine di ottenere il consenso di un soggetto che ha il controllo su un’altra persona, per fini di sfruttamento. Per sfruttamento si intende, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione o altre forme di sfruttamento sessuale, lavoro o servizi forzati, la schiavitù o pratiche analoghe alla schiavitù, l’asservimento o l’espianto di organi;
(b) Il consenso di una vittima di tratta di esseri umani allo sfruttamento di cui alla lettera (a) è irrilevante laddove sia stato utilizzato uno qualsiasi dei mezzi di cui alla lettera (a);

(c) il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’ospitare o l’accogliere un minore a scopo di sfruttamento sono considerati “tratta di esseri umani” anche se non comportano l’utilizzo di nessuno dei mezzi di cui alla lettera (a) del presente articolo;
(d) Per “minore” si intende ogni persona avente meno di diciotto anni di età.”

Gli elementi centrali della definizione sono dunque gli atti posti in essere dagli organizzatori, i mezzi di cui essi si servono e gli scopi finali della loro condotta. Questi sono rispettivamente:

  • il reclutamento (ad esempio attraverso l’offerta di lavoro all’estero o all’interno del Paese) o il trasporto o il trasferimento (tra Paesi diversi o all’interno dello stesso Paese) o l’ospitare o accogliere persone trafficate;
  • l’utilizzo di mezzi, per realizzare gli atti sopra descritti, quali la minaccia o l’utilizzo della forza, di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità;
  • allo scopo di sfruttare la vittima in ambiti diversi (sfruttamento sessuale, lavorativo, riduzione in schiavitù, accattonaggio forzato, espianto di organi).

La tratta di esseri umani non va confusa con il traffico di migranti (in inglese smuggling of migrants), ovvero il crimine che consiste nello spostamento illegale di una o più persone da uno Stato ad un altro con il consenso della persona trafficata e senza finalità di sfruttamento. La differenza principale tra le due nozioni risiede nel fatto che mentre nello smuggling il migrante ha un ruolo attivo nel contattare l’organizzazione ed esiste dunque un accordo tra le parti, in caso di tratta si riscontra l’uso di mezzi violenti, coercitivi o quanto meno ingannevoli. Inoltre, nello smuggling il rapporto tra il migrante e il trafficante termina una volta raggiunta la destinazione, mentre nella tratta l’arrivo nel Paese di destinazione coincide con l’inizio dello sfruttamento. In realtà, spesso i due fenomeni si sovrappongono e si confondono: può accadere che una persona diventi vittima di tratta solo in un secondo momento del viaggio che aveva deciso di compiere spontaneamente, a causa del debito che viene contratto o dell’inganno da parte del trafficante.

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