Da colf a maîtresse, arrestata 60enne Affittava appartamenti a lucciole e viados

CORRIERE DELLA SERA

Una donna di Martellago è stata scoperta dalla polizia dopo le lamentele di un anziano per i cigolii notturni. Arrivava a un netto di 8000 euro al mese

CONEGLIANO (Treviso) – Dopo il fallimento dell’impresa di pulizie, per cui lavorava come colf, non si è certo persa d’animo. È diventata lei stessa imprenditrice, ma in un altro settore, che in Veneto pare non conoscere crisi: il sesso a pagamento. E a quanto pare senza nemmeno prostituirsi a propria volta, come spesso capita alle maîtresse, bensì gestendo come una consumata dirigente d’azienda l’intera filiera del meretricio in appartamento. In questo modo una 60enne di Martellago sarebbe riuscita a ricavarsi un reddito mensile netto (ed esentasse) di 8.000 euro. A scoprirla è stata la sezione investigativa del commissariato di Conegliano. Partendo dal fastidioso cigolio notturno di un letto, avvertito dall’anziano inquilino di un condominio della città del Cima, la polizia ha ricostruito l’intero business manovrato dalla donna, finora incensurata ed insospettabile.

Secondo i riscontri degli investigatori, erano quattro gli appartamenti presi in affitto dall’ex cameriera, due a Conegliano (entrambi in via Papa Giovanni XXIII, anche se uno era stato poi lasciato a causa dei sospetti dei vicini) e gli altri due a Mestre (in via Martiri della Libertà e in via Rovereto), subaffittati rispettivamente a 420 euro e a 500 euro alla settimana. Somme che solo fra ottobre e novembre avrebbero permesso alla tenutaria di incassare dalle prostitute e dai trans suoi inquilini 20.000 euro, a fronte dei 4.000 sborsati, per un guadagno dunque di 16.000 euro in due mesi. Ma l’attività sarebbe andata avanti in realtà ancora dal 2008, attraverso un incessante via vai di lucciole romene e viados brasiliani, che la 60enne attendeva all’aeroporto Marco Polo, accompagnava nei palazzi e aiutava a lavorare attraverso l’inserimento degli annunci su siti e giornalini specializzati. Accusata di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, la donna si trova ora reclusa alla Giudecca. Al suo arresto hanno collaborato anche gli agenti della squadra mobile di Venezia.

 

 

 

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