Le accuse vanno dal’induzione allo sfruttamento della prostituzione minorile.
Tra gli imputati, anche la madre di una delle giovanissime studentesse. Tutte le
condanne
Il giro delle studentesse e baby prostitute in Umbria, arrivano le condanne
„Un giro di baby squillo in Umbria e le pesanti accuse – dall’induzione allo sfruttamento della prostituzione
minorile – che ha portato alla condanna di sei imputati (due avevano patteggiato la scorsa udienza rispettivamente
a otto mesi e due anni). Sarebbero coloro che- a vario titolo -avrebbero coordinato e gestito il losco mercato delle
giovanissime ragazze, alcune delle quali ancora minorenni, la cui figura apicale- secondo la procura -sarebbe stata
quella dell’ Ape Regina, A.M. (queste le iniziale del suo nome), una donna di origini romene a cui il giudice
Carla Giangamboni ha inflitto una condanna a cinque anni di reclusione con la formula del rito abbreviato.“ Leggi…