Il Numero Verde 800 290 290

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Il Numero Verde Antitratta è stato istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità nel 2000, nell’ambito degli interventi in favore delle vittime di tratta previsti dall’art.18 del Decreto Legislativo 286/98. Al Numero Verde, anonimo, gratuito e attivo 24 ore su 24 ogni giorno dell’anno, si possono rivolgere le potenziali vittime di tratta e sfruttamento per chiedere aiuto, ma anche privati cittadini, Forze dell’Ordine, rappresentanti di enti pubblici o privati e membri delle associazioni di categoria del mondo del lavoro che sono a conoscenza di casi di sfruttamento e abusi o che desiderano segnalare o avere informazioni su tali tematiche. L’Ufficio Protezione Sociale e Umanitaria del Comune di Venezia gestisce la Postazione Centrale.

Gli operatori che vi lavorano sono mediatori linguistico-culturali, che coprono tutti i target linguistici necessari (inglese, spagnolo, albanese, romeno, russo, moldavo, ucraino, nigeriano, cinese, polacco, portoghese e arabo) e permettono così alle potenziali vittime di esprimersi nella loro lingua madre. Tale elemento è da ritenersi fondamentale se si considera che uno dei maggiori fattori che ostacolano l’emersione delle vittime è proprio il fatto che esse non conoscono la lingua italiana e non sono così in grado di chiedere aiuto o anche soltanto di avere delle informazioni riguardo i percorsi di fuoriuscita dallo sfruttamento e i diritti di cui sono titolari.

Gli operatori hanno il compito di filtrare le chiamate e indirizzare le segnalazioni al territorio di competenza. Si occupano inoltre delle seguenti attività:

  • la valutazione della sussistenza delle condizioni necessarie per attuare gli interventi di sostegno previsti dalla normativa italiana in tema di tratta e grave sfruttamento;
  • l’accoglienza della domanda e l’orientamento della potenziale vittima sulle opportunità di aiuto offerte dal sistema italiano di protezione, a partire dai diritti e dalle informazioni sulla legislazione vigente in materia di immigrazione, tratta e sfruttamento;
  • la cosiddetta “messa in rete” delle richieste di trasferimento delle persone vittime di tratta da parte dei soggetti attuatori dei progetti; l’individuazione di indicatori qualitativi e quantitativi relativi alla definizione del sistema di monitoraggio;
  • lo sviluppo di un sistema di rilevazione e di raccolta dati da inviare al Dipartimento per le Pari Opportunità;
  • la promozione e la diffusione del Numero Verde sul territorio di competenza, attraverso campagne informative e di sensibilizzazione, la distribuzione di dépliant in lingua e l’affissione di cartelloni pubblicitari sui servizi offerti dal Numero Verde;
  • la mediazione sociale nei luoghi dove sorgono conflitti, in particolar modo nei quartieri dove si formano comitati di cittadini che si sentono insicuri a causa della presenza della prostituzione o dell’accattonaggio;
  • l’offerta di informazioni, tramite telefonate ad hoc, alle persone che esercitano la prostituzione al chiuso e in generale, allo scopo di veicolare informazioni relative alla rete di servizi di protezione attivi sul territorio;
  • l’organizzazione di seminari informativi e formativi.
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