Isis, «Schiave del sesso operate per ripristinare la verginità»
Zainab Bangura, inviata speciale dell’Onu riferisce di una donna venduta 22 volte e sottoposta a rudimentali interventi chirurgici per la ricostruzione dell’imene
di Marta Serafini
.Lo stupro come arma di guerra. Non è la prima volta che la violenza sulle donne viene usata in modo sistematico e organizzato in un conflitto. Accadde in Ruanda. E’ successo in Congo, durante la guerra in Kosovo e pure durante la Seconda Guerra Mondiale. E accade oggi con il tentativo di Isis di affermarsi sullo scenario medio orientale che ha portato con sé una scia infinita di orrori. Da mesi giornalisti e operatori umanitari raccolgono le testimonianze delle yazide, sottoposte a ogni tipo di tortura fisica e psichica dai miliziani dello Stato Islamico. E ora la conferma dell’orrore arriva pure dalle Nazioni Unite
Le schiave della Jihad
Nella sua relazione al Palazzo di Vetro Zainab Bangura , inviata speciale dell’Onu per le violenze sessuali nelle zone di guerra, di ritorno da una missione in Siria e in Iraq in aprile, ha riportato la storia di una donna di 21 anni, venduta come schiava 22 volte negli ultimi quattro anni…leggi
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