La baby schiava contro i padroni “La mia fuga per la libertà”

Attualità

La Repubblica

GUDUR (ANDRA PRADESH)

Il giorno in cui Panchallamma Velugu decise di spezzare le sue catene di schiava sapeva di compiere a 16 anni un gesto inconcepibile per la sua gente aborigena dell’India remota, nello stato dell’Andra Pradesh. Nonna, madre, nonché l’intera tribù di sorelle, zie, cugine, cognate, sono tutte venute al mondo dentro l’invisibile prigione ereditata alla nascita, e nessuna di loro si era mai ribellata.

Quel mattino di luglio, appena due mesi fa, Panchallamma si allontano’ di nascosto dopo aver finito di svolgere le sue mansioni principali, pulire la casa, i piatti, i vestiti, cucinare e soddisfare i desideri sessuali del padrone. Era infatti la tuttofare e amante bambina di Subramaniam Reddy, proprietario delle terre, delle bestie e delle quattro coppie di contadini resi servi con i loro figli per un prestito contratto dal nonno di Panchalamma quasi mezzo secolo fa.

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