Corriere della Sera

La giovane, all’epoca 18enne, è stata minacciata e picchiata
BOLOGNA – Rapirono una ragazza in Romania, la portarono in Italia dove era costretta a
elemosinare in strada, a Bologna. I tre sfruttatori romeni della giovane connazionale, all’epoca
18enne, furono fermati dai carabinieri ad ottobre 2009 e ora le loro posizioni sono al vaglio della
Corte di assise (presidente Michele Leoni), dove devono rispondere di concorso nella riduzione in
schiavitù: si tratta di due uomini e una donna. L’accusa è condotta in aula dal pm Marco Mescolini.
Secondo quanto accertato dalle indagini, la giovane, dopo il rapimento in patria e il trasferimento in
Italia, era stata ridotta dai connazionali in uno stato di continua soggezione. La donna la sorvegliava
costantemente e la costringeva giornalmente a consegnare il denaro. Nei suoi confronti ci furono
minacce, botte e frequenti promesse di ritorsione. In udienza sono stati sentiti alcuni carabinieri ed è
stato disposto un rinvio per settembre.

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