Attualità

Tempnews

C’è una ragazzina di 15 anni che abita a Carpi: coniugata. Il dato è contenuto nell’Analisi Statistica della
popolazione carpigiana: si tratta di un 1 che campeggia solitario nella pagina relativa allo stato civile degli
stranieri residenti. Non sono così lontani da noi i matrimoni combinati, forzati in considerazione dell’età, e
che spesso portano le ragazze a rientrare nei paesi di origine perché promesse spose dalle loro famiglie,
quando magari qui si sono integrate e si sono costruite una vita. Nel caso del dato di Carpi, la quindicenne
potrebbe aver contratto il matrimonio ben prima di arrivare a Carpi. Una sposa bambina?
I casi li conoscono gli operatori sociali che seguono le famiglie, le associazioni di volontariato e i medici che
curano queste ragazze. A proporre una riflessione su questo tema a Modena sono state le associazioni Moxa,
Modena per gli altri e Deade, che hanno promosso il convegno Matrimoni combinati o matrimoni forzati? La
dottoressa Stefania Vecchi, ginecologa e vicepresidente di Modena per gli altri, si è presa particolarmente a
cuore il problema.
Matrimoni combinati o matrimoni forzati?
“Guardi il punto interrogativo non è retorico. Non tutti i matrimoni combinati sono forzati ma il convegno ha
focalizzato soprattutto l’attenzione su quei matrimoni che, fatti in giovane età, parliamo addirittura sotto i
sedici anni, spesso esitano in gravidanze e quindi, in questo caso, noi li riteniamo di fatto forzati perché a
quell’età una persona non è in grado di decidere. In più vorrei darle un dato: nei Paesi del Terzo Mondo la
prima causa di morte nell’adolescenza, per il genere femminile, è il parto. Da qui si deduce quali possono
essere le conseguenze di un matrimonio contratto in giovane età se, come spesso succede, finisce con una
gravidanza”. Leggi…

Menu