PRATO – «Ci troviamo davanti ad un’area paludosa ogni volta che indaghiamo su questi fenomeni». Con queste parole il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi ha descritto la difficoltà di trovarsi di fronte ad un sistema di connivenza tra la criminalità e un pubblico ufficiale pratese, che è indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta che dall’alba di oggi ha impegnato circa 300 uomini della Guardia di Finanza per sgominare un giro di prostituzione cinese. Sono state eseguite 60 perquisizioni di locali tra appartamenti e centri massaggi. La maggior parte di questi si trovano a Prato, tuttavia alcune perquisizioni e sequestri sono stati portati a termine in altre città italiane come Milano, Rovigo e Monza. Prato era ed è comunque la base di questo sistema. …leggi
Prato, scoperta la «centrale» delle prostitute cinesi. Indagato anche un pubblico ufficiale
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