Corriere della Sera

 

Arrestata banda romeno-albanese, ragazze «reclutate» nei paesi dell’est e poi portate sul Terraglio tra Mestre e Treviso

 

VENEZIA – La squadra mobile di Venezia ha eseguito otto ordinanze di custodia cautelare nell’ambito di un’operazione contro lo sfruttamento della prostituzione. Il blitz è scattato alle prime ore di oggi nelle province di Venezia, Treviso e Vicenza ed ha visto impegnati decine di poliziotti delle squadre mobile delle province interessate.

L’attività della Questura di Venezia, coordinata dalla magistratura lagunare, segue le indagini iniziate nel settembre 2012, dalle quali è emersa l’esistenza di un sodalizio criminale romeno-albanese che «reclutava» nei paesi dell’est giovani neo diciottenni, poi costrette a prostituirsi in Veneto.

Le indagini sono iniziate in seguito ad alcuni episodi di violenze e percosse da parte degli indagati ai danni di prostitute non sotto il loro controllo, sulla strada che unisce il comune veneziano di Mestre a Treviso. Il gruppo, oltre a controllare le «sue» ragazze, si è reso responsabile di spedizioni punitive contro gruppi «concorrenti».

Un «pizzo» di 50 euro a sera, per ogni ragazza, veniva chiesto dal gruppo romeno-albanese sgominato dalla squadra mobile di Venezia nell’ambito di un’operazione contro lo sfruttamento della prostituzione. Il particolare è emerso dalle indagini dalle quali è stato scoperto che gli otto indagati «reclutavano» nei distretti romeni di Galati e Iasi giovani ragazze che venivano poi portate in alcuni appartamenti e B&B di Mestre, Treviso e Vicenza.

A capo della gang l’albanese Dritan Rrotani, 37 anni, che assieme ai suoi gregari «gestiva» le giovani che dovevano intrattenersi per non più di 10 minuti col cliente. L’attività degli sfruttatori è stata monitorata dagli agenti della «Mobile» lagunare che ha accertato, tra l’altro, che le giovani erano costrette ad essere «accondiscendenti» con alcuni titolari di agenzie immobiliari, al fine di agevolare la locazione degli appartamenti, che oltre ad essere le basi logistiche, erano i luoghi dove si potevano consumare le prestazioni sessuali con una consistente maggiorazione del prezzo per i clienti.

La polizia di Stato ha riscontrato numerose transazioni di denaro, tramite agenzie di transfer money per svariate migliaia di euro, che venivano fatti con quasi frequenza giornaliera. I provvedimenti hanno raggiunto anche i romeni Aurel Bolea, 42; Valentin Manolache, 21; Florin Adrian Trip, 28; Ionut Gherghe, 28; e Valentin Carp, 33.

 

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