Quell’orribile pratica del traffico di esseri umani: bambini, donne ma non vecchi se poveri e malandati

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MNews

Domenico Salvatore

La polizia cinese ha salvato 92 bambini e due donne che erano stati rapiti da una banda di trafficanti di esseri umani. Lo riferiscono i media cinesi. Nel corso dell’operazione sono stati arrestate 301 persone. La tradizionale preferenza per i figli maschi unita alla politica che impone un figlio unico alle famiglie urbane ha provocato un aumento del traffico di bambini e donne. Le donne rapite vengono vendute dai trafficanti a uomini che vivono in aree remote e che non riescono a trovare moglie a cause dello squilibrio tra i sessi provocato dalla legge sul figlio unico. Secondo dati della polizia cinese, nel 2011 sono stati strappati ai rapitori 13mila bambini, mentre le donne salvate negli ultimi due anni sono circa 23mila. La China central television (Cctv) ha precisato che l’operazione e’ avvenuta simultaneamente in 11 province, dopo un’indagine durata sei mesi.
LA TRATTA DEI BAMBINI ESISTE E QUELLA DELLE DONNE ANCHE, ESCLUSA QUELLA DEI VECCHI SE POVERI E MALANDATI,   A VOLTE, LA CHIAMANO, LA  “NUOVA SCHIAVITỦ”
Sono serviti di barba e capelli i gonzi, gli allocchi ed i creduloni,  in realtà, oramai una minoranza in questo campo, che ancora, negano l’esistenza del turpe e vile commercio di carne umana (viva ed anche ‘morta’); e l’evidenza macroscopica, che non ha bisogno di prove lampanti. Tipo lo sbarco, proprio sulle nostre coste nell’ordine delle  centinaia di migliaia di boat-people, migrantes od extra-comunitari. E tipo anche, i tantissimi bambini, scomparsi nel nostro Paese, di cui si sono perse le tracce per sempre; nonostante gli appelli sui giornali, alla radio, in televisione ed on line; ed il passaparola, il giornale”parlato”, molto efficace dalle nostre parti. A prescindere dal famigerato fenomeno, collegato con l’anonima sequestri calabrese, e non. A parte il clamoroso caso di Manuela Orlandi. La verità è, che si continua a rapire bambini, uomini e donne. I nonni, sono al sicuro, ma solo se poveri, malandati e deambulanti, intorno al cimitero degli elefanti. La tratta degli esseri umani, l’attività criminale che comprende la cattura, il sequestro od il reclutamento, nonché il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di una o più persone, usando mezzi illeciti ed ai fini dello sfruttamento delle stesse, esiste, eccome.
Con il termine Protocolli di Palermo ci si riferisce congiuntamente a tre protocolli adottati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite unitamente alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (Convenzione di Palermo) sottoscritta nel corso della Conferenza di Palermo del 12-15 dicembre 2000. Nonostante i protocolli di Palermo sulla tratta adottati nel 2000, che consistono in un accordo internazionale stipulato dalle Nazioni Unite e da 117 Paesi membri.
Questi protocolli, fonte Wikipedia, sono:il Protocollo delle Nazioni Unite sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particolar modo donne e bambini;il Protocollo contro il traffico di migranti via terra, mare e aria; il Protocollo sulla lotta contro la fabbricazione e il traffico illeciti di armi da fuoco, loro parti e componenti e munizioni. Questi tre protocolli e la convenzione di Palermo ricadono sotto la giurisdizione dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC). l reclutamento, il trasporto, il trasferimento, la custodia di persone, tramite l’uso della forza o altre forme di coercizione, di sottrazione, di frode, di inganno, di abuso di potere o di una posizione di vulnerabilità o nell’atto di dare o ricevere qualche forma di pagamento o di altro introito per acquistare il consenso o il controllo di una persona su un’altra persona, allo scopo di sfruttamento, incluse le varie forme di sfruttamento sessuale, di lavoro, di schiavitù o di commercio di organi.
C’è un numero importante da tenere bene a mente…Numero verde ANTITRATTA 800 290 290. Non tutti sanno, che il francese Voltaire, sia stato uno dei più grandi pensatori dell’umanità. Ma soprattutto che i suoi scritti abbiano determinato la liberazione dalla schiavitù che ha origini bi millenarie. Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. La schiavitù può essere fatta risalire al momento in cui gli esseri umani hanno stabilito qualche forma di civilizzazione e, diventò tanto frequente che, la gente l’ha accettata come ragione di vita. Sebbene già nel diritto romano esistevano delle modalità di affrancamento dalla schiavitù, e sebbene il cristianesimo rappresentò una tappa fondamentale per tale movimento di liberazione, l’attribuzione della libertà intesa come diritto naturale avvenne solo nel XVIII secolo grazie ai contributi di John Locke e Voltaire. In tempi meno recenti, i popoli reclutavano la servitù in seguito a guerre o campagne di conquista impiegandoli nel lavoro nei campi o nei servizi domestici. Nel mondo greco e romano, in particolare, tale pratica era così diffusa tale da procurare ingenti profitti economici: l’Impero investiva molto nelle opere pubbliche e pertanto aveva bisogno di una gran quantità di forza lavoro a basso costo, ad es. nel porto di Ostia le navi quotidianamente scaricavano rifornimenti alimentari, fiere per i giochi circensi e persone per la vendita.
Plinio il Vecchio e Cicerone riferiscono di alcuni tentativi rivolti, invano, a diverse persone al fine di liberare i propri schiavi. I tentativi di fuga e/o la commissione di reati da parte di tali persone, erano puniti severamente, talvolta senza alcuna difesa o tutela legale. Più tardi, in seguito alla caduta dell’Impero Romano, sotto la furia barbarica, coloro che erano in principio schiavi si dispersero nelle campagne e nelle vallate, sotto la giurisdizione di un Signore o Feudatario, che attribuì loro la denominazione di “servi della gleba”.  Il nome di Voltaire è indissolubilmente legato al movimento culturale dell’Illuminismo, di cui fu uno degli animatori e degli esponenti principali, insieme a Montesquieu, Locke, Rousseau, Diderot, d’Alembert, d’Holbach, e du Châtelet, tutti gravitanti attorno all’ambiente dell’ Encyclopédie. La vasta produzione letteraria di Voltaire si caratterizza per l’ironia, la chiarezza dello stile, la vivacità dei toni e la polemica contro le ingiustizie e le superstizioni; deista, cioè seguace della “religione naturale” che vede la divinità come estranea al mondo e alla storia, ma scettico, fortemente anticlericale e laico, è considerato uno dei principali ispiratori del pensiero razionalista e non religioso moderno.
Le idee e le opere di Voltaire, così come quelle degli altri illuministi, hanno ispirato e influenzato molti pensatori, politici e intellettuali della Rivoluzione americana, come Benjamin Franklin e Thomas Jefferson, e di quella francese, come Condorcet (anche lui enciclopedista) e, in parte, Robespierre, oltre che molti altri, sia contemporanei, come Cesare Beccaria, sia di epoca successiva, come Friedrich Nietzsche. C’è poi il traffico di organi. Il traffico di organi, indica l’attività illegale del commercio illecito di organi umani utilizzati per il trapianto. Associazioni come l’italiana Associazione italiana per la donazione di organi (AIDO) supportano i donatori che intendano offrire i loro organi in vita (soprattutto nel caso del fegato) o post mortem (soprattutto cornee e cuori) come atto di generosità non collegato ad alcun mercimonio. L’associazione americana Organs Watch svolge invece un’attività di monitoraggio sul fenomeno del traffico illegale in tutto il mondo e denuncia come il notevole miglioramento dell’efficacia dei farmaci antirigetto costituisca una delle ragioni del boom di questo traffico. A livello internazionale il traffico di organi è menzionato nel Protocollo di Palermo.La donazione di organi in Italia è lecita solo come atto gratuito, soggetto a una legislazione precisa che regolamenta gli atti di disposizione del proprio corpo e non permette la vendita né l’acquisto. Singapore è il primo Paese al mondo ad aver legalizzato la vendita di organi tra persone ancora in vita.
Parlando di traffico d’organi, si fa riferimento ad almeno due ipotesi di casistiche: una persona permette il prelievo di propri organi dietro il pagamento di denaro, oppure una persona è uccisa durante l’intervento per prelevarne organi e tessuti. In questo contesto, si ipotizza un legame fra il traffico di organi e la scomparsa improvvisa di minori e clandestini, che si sospettano essere rapiti e uccisi per utilizzarne gli organi. Un fattore che contribuisce a un’ipotetica domanda di organi è la lunghezza delle liste di attesa per avere un trapianto. Fra i destinatari degli organi, potrebbero esserci persone che hanno bisogno urgente di un trapianto d’organo a causa di una malattia terminale, mentre hanno una lunga lista d’attesa davanti. La lista d’attesa tiene conto di un duplice criterio, temporale e di urgenza, e tuttavia la disponibilità di organi non sempre riesce a coprire la necessità di trapianti urgenti. Statisticamente, gli organi che vengono più frequentemente prelevati nel mercato del traffico illecito sono il rene, il pancreas, il fegato e la cornea”
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