Il Messaggero

 

Bellissime ragazze dell’Est, prestazioni a 300 euro. Altri cinque sotto processo

 

ANCONA – Giro di squillo d’alto bordo: condannato a 4 anni imprenditore anconetano. L’uomo era stato arrestato lo scorso luglio con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento e all’induzione della prostituzione. La pesante condanna è stata decisa oggi dal gup Francesca Zagoreo che ha giudicato il 32 enne con rito abbreviato. Dovranno invece affrontare un processo per gli stessi reati gli altri cinque indagati, che hanno scelto il rito ordinario.

Sei in tutto gli esponenti della presunta gang sgominata dalla Squadra Mobile che aveva anche sequestrato due case al Piano. L’indagine era partita dal monitoraggio di alcuni siti internet che pubblicizzavano i sexy servizi. Tra i clienti delle squillo facoltosi imprenditori, uomini d’affari, direttori di banca, medici, avvocati e commercianti di Marche, Umbria ed Emilia Romagna, disposti a pagare fino a 300 euro per un incontro bollente.

Mente dell’organizzazione, secondo gli investigatori, l’imprenditore del settore degli infissi, che avrebbe reclutato le prostitute durante i suoi frequenti viaggi in Slovacchia. Qui il 32 enne avrebbe agganciato le ragazze su un locale social network attraverso il quale prometteva il miraggio di un lavoro onesto in Italia. Ma una volta nel Belpaese le straniere, al posto di un impiego, venivano smistate negli appartamenti e tenute sotto stretto controllo.

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